Lunedì 7 dicembre 2015
ore 18.00
Giuseppe Verdi GIOVANNA D'ARCO, opera in un prologo e tre
atti
Live in
diretta dal Teatro alla SCALA di Milano
Giuseppe Verdi (1813-1901)
GIOVANNA
D'ARCO
su libretto di
Temistocle Solera, tratto parzialmente dal dramma di Friedrich Schiller La
Pulzella d'Orléans, rappresentato per la prima volta il 15 febbraio 1845
proprio al Teatro alla Scala.
Personaggi e interpreti:
Carlo VII, re di
Francia (tenore) Francesco Meli
Giovanna, figlia di
Giacomo (soprano) Anna Netrebko (7, 10, 13, 15, 18, 21, 23 dic.); Erika
Grimaldi (2 gen.)
Giacomo, Pastore in
Dom-Remi (baritono) Carlos Álvarez
Talbot, supremo
comandante degli inglesi (basso) Dmitry Beloselskiy
Coro e Orchestra del
Teatro alla Scala
Direttore Riccardo
Chailly; Regia Moshe Leiser E Patrice Caurier
Scene Christian
Fenouillat; Costumi Agostino Cavalca; Luci Christophe Forey; Video Etienne
Guiol; Movimenti coreografici Leah Hausman
Durata
spettacolo: 2 ore e 20 minuti incluso
intervallo
Giovanna d’Arco, conosciuta
anche come la Pulzella d'Orléans (così musicata da P.I.Tchaikowskij) manca dalla Scala dal 23 settembre 1865,
ovvero da ben 150 anni, non da altri teatri italiani, nel maggio 2001 al
Carlo Felice di Genova andò in scena con Mariella Devia (Giovanna), Roberto Aronica
(Carlo) e Franco Vassallo (Giacomo) diretta da Nello Santi con la regia di
Werner Herzog che già l'aveva messa in scena nel 1989 come inaugurazione del
Comunale di Bologna. I protagonisti in queste edizione scaligera, Anna
Netrebko e Francesco Meli, l'hanno cantata con grande successo nel 2013 a
Salisburgo.
Prologo
Introduzione
(sinfonia)
Piazza di Dom-Remi, nel 1429, Coro Qual v'ha speme?
(Borghigiani, Ufficiali, Uomini, Donne) Carlo VII annuncia che
intende lasciare il trono al re d'Inghilterra, Il re! - Nel suo bel volto
(Delil, Borghigiani, Ufficiali, Carlo) e smettere di combattere, dal
momento che nel sogno gli è apparsa la Vergine che gli ha ordinato di deporre
le armi e l'elmo nel bosco Cavatina Sotto una quercia parvemi ... (Carlo,
Coro).
Non appena il Re spiega questo sogno, viene informato
dell'esistenza di una cappellina dedicata appunto alla vergine e sita nel
bosco Racconto Allor che i flebili (Borghigiani, Carlo). Decide
così di andarvi e di deporre le armi Cabaletta Pondo è letal, martiro ... Mandami
un raggio amico, Vieni non son più re. (Carlo, Coro).
Giacomo il padre di Giovanna "Gelo,
terror m'invade!", nella foresta veglia accanto ad un quercia
che crede sede del demonio "Qui sedotta... qui vinta... al gran nemico
L'alma concesse! - Orribile pensiero!... Cielo, m'assisti a discoprire il
vero!"
Giovanna è sconfortata per la sua impotenza a combattere
per la Francia che sta per essere sottoposta agli inglesi "
Oh, ben s'addice questo .. Cavatina
Sempre all'alba ed alla sera Quivi innalzo a te preghiera ...",
stanca si addormenta ai piedi della quercia. Scena Paventi, Carlo, tu forse?
(Carlo depone le armi ai piedi della quercia).
Durante il sonno Giovanna viene avvolta da una schiera
di spiriti malvagi, i quali la tentano a lasciarsi vincere dalle gioie della
gioventù Tu sei bella Pazzerella, Che fai tu?. Subito dopo però,
accompagnato dal ritorno in cielo della luna, a Giovanna vengono in visita
una schiera di spiriti Eletti, i quali le annunciano che il suo più grande
desiderio si sta per avverare: Sorgi! I Celesti accolsero La generosa
brama!... Francia per te fia libera, ma non dovrà accogliere in cuore alcun
affetto profano Sii nunzio del Signor... Guai
se terreno affetto Accoglierai nel cor!. Giovanna si risveglia rivestita di elmo e
armi, Chi sei tu ? chiede Carlo vedendola Son guerriera che a gloria
d'invita. Anche il Re si infiamma Qual prodigio! - Ed io pure nel
lampo De' tuoi detti, o fanciulla, divampo. Giacomo vede la scena e
pensa che il Re con l'aiuto del demonio sia riuscito a conquistare Giovanna che
segue Carlo, che comincia ad innamorarsi di lei. Stretta del Finale Or sia
patria il mio solo pensiero... (Giovanna, Carlo, Giacomo)
Atto I Scena I Luogo rupestre presso
Reims
I soldati inglesi piangono la sconfitta giunta dopo
tante vittorie Coro Ai lari!... Alla patria! (Coro di Soldati, Talbot) ed
assieme al loro comandante Talbot discutono la via di fuga. Improvvisamente,
appare Giacomo, il quale promette ai nemici di suggerire la causa delle loro
sconfitte. Scena e Aria di Giacomo Questa rea che vi percuote (Giacomo,
Talbot, Coro) .. Aria
Franco son io, ma in core ... E
memoria d'una figlia Che tradiva il genitor.
Tempo di mezzo Vien!... di guerra in forte luogo .. Cabaletta So che per via di triboli
Atto I Scena II Nel giardino della reggia
di Reims.
Giovanna sola cerca un po di respiro uscendo dalla
"festante reggia" nel giardino, ma la musica le ricorda alla mente
il coro degli spiriti maligni Romanza di Giovanna Scena Qui! perchè
rimango ancor qui!... la sua missione sempre fermata e decide di
tornare alla propria casa O fatidica foresta, O mio padre, o mia
capanna, Nella semplice sua vesta Tornerà tra voi Giovanna; dove più s'apre... O fatidica foresta
Carlo la raggiunge, le confessa il suo amore, «puro e spirituale»,
Sol
lo spirto mi concedi, E all'incendio basterà.
Giovanna inizialmente rifiuta, ma poco dopo ammette di
ricambiare l'amore di Carlo T'amo!... Sì, t'amo!....
Subito Giovanna è investita da una sorta di delirio: gli
spiriti celesti le ricordano la rinuncia ad ogni amore profano che lei stessa
aveva offerto a prezzo di vestire l'armatura e vede il padre che la maledice.
Carlo le chiede di seguirlo Vieni al tempio, e ti consola Fra il
clamor de' gridi lieti; Coronar mi dêi tu sola Al cospetto del Signor.
Carlo prega per Giovanna, È puro l'aere - limpido il
cielo Siccome il velo - di nostra fe' su queste parole si snoda una
delle belle melodie create da Verdi. Giovanna viene inondata da una schiera
di spiriti malvagi che esultano per la vittoria contro l'anima della donna
guerriera. Le vie traboccano (Ufficiali, Delil, Giovanna, Carlo) Coro finale
Vittoria, vittoria!... plaudiamo a Satàna (Spiriti malvagi)
Atto II Piazza di Reims, a sinistra la
cattedrale di S. Dionigi
La folla inneggia alla vergine guerriera. Arriva intanto
la processione composta da Ufficiali del Re, Grandi del regno, Araldi, paggi,
fanciulle, Marescialli, Deputati, Cavalieri e Dame, Magistrati, Alabardieri e
Guardie d'onore alla fine della quale vi sono Carlo e Giovanna i quali entrano
nella chiesa. Marcia trionfale Dal cielo a noi chi viene (Coro)
Nelle vicinanze c'è Giacomo che ricorda il suo dramma di
padre tradito Ecco il luogo e il momento! (Giacomo). Carlo ormai incoronato
re esce dalla chiesa e annuncia che questa verrà dedicata a Giovanna.
Improvvisamente avanza Giacomo, Speme al vecchio era una figlia... e accusa Giovanna di rapporti con il demonio
Comparire
il ciel m'ha stretto Qui del popolo al cospetto; Cor di padre e bianca testa
Daran fede a' detti miei.. Giovanna, sapendo che era venuta meno alla
rinuncia dell'amore terreno, non sa come discolparsi: Giacomo: Di' per l'alma di tua
madre Non sacrilega sei tu?... (Tuono e lampi. Terrore generale)Ecco! Il ciel
per te lo attesta. Coro: Sì!... la colpa è manifesta. L'empia tace... non lo
nega... Via la strega! via la strega! Maledetta da tutti (tranne che
dal Re) la fanciulla si getta nelle braccia del padre il quale la purificherà
con il rogo: Bene venga la mia croce, Io l'attendo con amor.. Terzetto
Comparire il ciel m'ha stretto .. Finale No! forme d'angelo Ti discolpa!
Atto III Cella della prigione
Giovanna è imprigionata in una rocca inglese, Oh
qual mi scuote Rumor di guerra? - di catene cinta Nell'abborrito io sto campo
nemico! - E che mi attende?... Un rogo! dalla sua cella ode i suoni
della battaglia che è ancora in corso e immagina il re circondato dalle
truppe nemiche. I Franchi! I Franchi! (Coro, Giovanna, Giacomo). Entra
Giacomo, il quale ascolta Giovanna che rivolge una preghiera a Dio Amai,
ma un solo istante: l'azione si snoda in un bellissimo duetto Ella
innocente e pura! Ella plorante a Dio!...
Giovanna chiede che le sue catene siano spezzate Tempo
di mezzo Tu che all'eletto Sàulo (Giovanna, Giacomo). Giacomo, compresa
la purezza della figlia, Sei libera!...(Accorrendo a lei e
sciogliendola) Perdona a un padre in pianto ... le infrange le catene e la invia a
combattere contro gli inglesi. Cabaletta
|
|
GIOVANNA:
Or dal padre benedetta, Appurata dai
dolori,
Sono ancor d'Iddio l'eletta,Torno ai
bellici sentier'.
Niuno, ah! niun degli invasoriRivedrà la
sua contrada!... La tua spada!... la tua spada! Ch'io rivoli a' miei
guerrier'.
|
GIACOMO:
Va! l'ardire omai ripiglia, Ti ricingi di
tua gloria;
Alla patria che periglia Va, ritorna il
suo guerrier!
Sovra l'ale di vittoria Riconduci il tuo
stendardo...
Deh non fia che invano e tardo A' miei
sguardi ardesse il ver!
|
Giovanna esce precipitosamente dalla rocca e si inoltra
nella battaglia. Arrampicato sulla vetta della torre Giacomo osserva la
figlia che combatte a fianco del re e scaccia gli inglesi. I francesi hanno
vinto ed il re entra festante nella rocca perdonando il vecchio pentito: Di
novel prodigio Il ciel ne arrise - La seconda volta Salvo per lei son io, per
lei che a cieco Di popolo furore Abbandonai!... (Carlo, Giacomo, Delil).
Delil, però, annuncia che Giovanna durante la battaglia
è morta, Carlo profondamente costernato, vaneggia e vuol morire: Chi
più fedel amico Me col pugnal ferisce?... Supplice a voi lo dico... Il trono
a chi l'ardisce!. Si vede avanzare lentamente la salma di Giovanna
ormai defunta trasportata da un corteo Marcia funebre Un suon funereo d'intorno
spandesi (Coro, Carlo, Giacomo).
D'improvviso, quasi miracolosamente, (Giovanna
levasi dritta, e si muove come investita da forza soprannaturale) si
alza riconosce il re e il padre Che mai fu? dove son? e chiede la sua bandiera. Afferratala, vede
aprirsi il cielo e discendere la Vergine Maria, essa trasfigura Finale
S'apre il cielo... Discende la Pia (Giovanna, Carlo, Giacomo, Coro, Spiriti
malvagi, Spiriti eletti).
Giovanna cade; una siderea luce spandesi improvvisamente
pel cielo. I soldati abbassano gli stendardi, tutti si prostrano innanzi al
glorioso cadavere. e Giovanna, compianta da tutti viene accolta dagli
spiriti eletti
È il Signore, il Signor che ti appella.
|
lunedì 7 dicembre 2015
2015_12_07 Verdi GIOVANNA D'ARCO, in diretta dal Teatro alla SCALA di Milano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento