Giovedì 10 dicembre 2015
ore 21.00
ACCADEMIA CARRARA: lo
scrigno di Bergamo
NEW Première
Mondiale NEW [80' circa]
L’Accademia Carrara di Bergamo è un tesoro sconosciuto a molti, rimasto a lungo chiuso al pubblico e ora finalmente tornato alla luce. Chiusa nel 2008 per restauri, è stata riaperta solo da pochi mesi, raccogliendo un boom di visitatori. Annovera nella sua collezione oltre 600 dipinti, tra cui quelli di Raffaello, Mantegna, Bellini, Botticelli, ma anche moltissime opere di grandi artisti dal Rinascimento all'inizio del Novecento.
E’ proprio durante l’ultimo anno di lavori che il regista
Davide Ferrario (Tutti giù per terra, Guardami, Dopo Mezzanotte, La luna su
Torino), nato a Casalmaggiore ma cresciuto a Bergamo, ha deciso di iniziare le
riprese del suo film, per raccontare la riapertura della pinacoteca in un
percorso cinematografico che rappresenta anche una sua personale riflessione
per immagini sul senso del guardare.
Nel corso del film seguiremo così il gruppo di esperti
all’opera per la riapertura, ascolteremo ragionamenti di esperti sul nuovo
ordinamento e sul rinnovato allestimento delle collezioni, ci immergeremo nella
toccante testimonianza dell’ex-custode che ha vissuto più di quarant’anni
dentro la Carrara, costruendo un suo personale rapporto con le sale del museo.
Come spiega il regista Davide Ferrario “Per
me, da sempre, fare cinema significa cercare. Non parto mai dalla dimostrazione
di una tesi. Qui avevamo un luogo, dei capolavori e anche tutto il processo
materiale di allestimento. Ho provato a seguire queste tre piste, portando a
casa più riprese che potevo, per poi trovare un bandolo nel montaggio. Ma non
mi sono limitato a seguire quello che accadeva: ho anche realizzato delle sequenze di vera e propria messa in scena.
Penso che per parlare dei quadri non puoi limitarti a riprenderli e poi fare
parlare qualche accademico che ne spiega la storia e l’importanza. Non è lì che
sta la vita dell’opera d’arte”.
Accademia
Carrara-Il Museo riscoperto
ripercorre anche i momenti della riapertura (con la gran folla di
bergamaschi ansiosi di riappropriarsi del “loro” museo), le attività della
scuola d’arte annessa, frequentata da centinaia di giovani, le performance
musicali di gruppi rock dentro le sale e le videoproiezioni sulla facciata:
tutti indizi di un’idea di museo immersa nella modernità e ora trasportata sul
grande schermo in un film originale e appassionato. Ampio spazio avrà la
sequenza di grande potenza visiva in cui Giovanni
Lindo Ferretti, ex cantante e autore di CCCP e CSI, accompagnato dal vivo
da Gianni Maroccolo e Paolo Simonazzi, legge un testo di Vasilij Grossman
interrogandosi su cosa nasconda il volto della Madonna.
Il film cercherà inoltre di spiegare, seguendo in
particolare la pista del "ritratto",
di cui la Carrara offre una straordinaria collezione, perché da secoli guardiamo le
immagini dipinte. Le guide in questa ricerca saranno lo storico
dell’arte Giovanni Romano e il celebre antropologo inglese Desmond
Morris, autore, tra l’altro, de La scimmia artistica.
Note a cura di Mario Mainino
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